Risonanza Magnetica aperta Paramed MRJ 3300
Prestazioni ai massimi livelli Centro magnete MrJ3300 ridefinisce lo standard nella RM dedicata muscoloscheletrica portando la qualità di immagine a livelli superiori grazie a:
- magnete da 0,32 Tesla
- Bobine multi-array dedicate
- Sequenze allo stato dell’arte dell’imaging mSk
- Piattaforma digitale con gestione fino a 16 ch Elevata produttività
MrJ3300 fornisce un’altissima produttività mantenendo qualità di immagine e tempo esame. Centro magnete La presenza di sequenze “fast”, unita all’estrema facilità di posizionamento del paziente, garantisce un flusso di lavoro
Ginocchio
è l’indagine più completa per visualizzare in maniera dettagliata le varie componenti strutturali del ginocchio quali:
- porzioni ossee,
- cartilagine articolare,
- menischi,
- legamenti,
- tendini
attraverso la sua realizzazione il radiologo è in grado di stabilire la ragione di problematiche al ginocchio quale gonfiore, rigidità, dolore distorsioni, lesioni a carico della cartilagine o/e dei menischi, fratture femorali tibia o rotula, tessuti molli, nervi, muscoli,legamenti, vasi sanguigni,adipe.
Tibio tarsica o della caviglia
Con questa indagine si può stabilire con assoluta precisione la patologia riguardante questo distretto. Tra le varie patologie la risonanza magnetica è in grado di evidenziare:
- fibromatosi,
- necrosi avascolare,
- disturbi del tendine peroneo,
- neoplasie ossee,
- articolari o dei tessuti molli,
- fasciti plantari , rottura fasciale,
- infezioni del tessuto osseo,
- disturbi del tendine d’Achille (tendinopatie o tendiniti),
- disturbi sinoviali (sinoviti, tenosinoviti, borsiti,cisti ).
Piede
Con questo tipo di indagine il radiologo può accertare la presenza di varie patologie che possono compromettere la salute del nostro piede:
- Necrosi avascolari,
- Neuroma di mortons,
- Anomalie dei tendini del piede,
- Neoplasie ossee articolari o dei tessuti molli,
- Fascite plantare, rottura fasciale e fibromatosi plantare,
- Infezioni di tessuto osseo,articolare o molle,
- Disturbi sinoviali (sinoviti, tenosinoviti, borsiti,cisti)
Gomito
La risonanza magnetica del gomito è utile per diagnosticare le patologie che affliggono questo distretto quando sia gli accertamenti radiografici che ecografici risultano negativi.
Lo studio delle tre articolazioni, tendini, legamenti, muscoli, nervi e borse che compongono il gomito sono fondamentali per risalire alle diverse patologie e permette al radiologo di valutare:
- TRAUMI: (frattura del capitello radiale, frattura della paletta omerale, frattura dell’olecrano)
- INFIAMMAZIONI,DEGENERAZIONI:(sub-lussazione,osteofitosi,osteonecrosi, edema,tendinite sinovite)
- NEOFORMAZIONI: (lipomi angiomatosi, metastasi ossee).
n.b. La maggior parte dei traumi possono causare delle fratture del capitello radiale, parte integrante del gomito, alcune lesioni possono passare inosservate con RX ed ecografie per questo motivo, molto spesso medici e ortopedici prescrivono la risonanza magnetica come prima indagine risolutiva.
Polso
La risonanza magnetica del polso è un indagine che viene richiesta dallo specialista per evidenziare le tante patologie che riguardano questo distretto. Vediamo quali:
- Lacerazioni dei legamenti,
- Mancata fusione carpale,
- Sindrome del tunnel carpale,
- Fratture occulte, Fratture pediatriche,
- Neoplasie ossee, articolari o dei tessuti molli,
- Valutazione dei difetti cartilaginei,
- Infezioni del tessuto osseo,articolare o molle (osteomielite,osteocondrite osteoartrite),
- Disturbi sinoviali (sinoviti, tenosinoviti,borsiti,cisti gangliari).
Mano
Con la risonanza magnetica è possibile diagnosticare tutte quelle patologie che riguardano un distretto complesso come quello della mano. Molto spesso medici e ortopedici prescrivono l’indagine in risonanza magnetica per escludere ogni dubbio riguardante il disturbo dell’articolazione della mano. Vediamo quali le patologie più comuni:
- Lacerazione dei legamenti,
- Fratture occulte, Fratture pediatriche,
- Necrosi avascolari,
- Neoplasie ossee, articolari o dei tessuti molli,
- Valutazione di corpi mobili intraarticolari,
- Valutazione di difetti cartilaginei,
- Infezioni del tessuto osseo, articolare o molle (osteomielite, osteocondrite, osteoartrite),
- Disturbi sinoviali (sinoviti,tenosinoviti, borsiti, cisti gangliari).
Cervicale
Trattasi dello studio dei dischi, del midollo e delle sette vertebre che compongono la colonna cervicale tramite metodica di risonanza magnetica.
La risonanza magnetica della colonna cervicale è utilizzata soprattutto per lo studio dei dischi vertebrali (patologia erniaria), per il midollo spinale (lesioni del midollo di varia origine; es. sclerosi multipla, neoplasie, ecc.) e per i corpi vertebrali (patologia traumatica ed oncologica).
Dorsale
Trattasi dello studio della colonna dorsale (vertebre, dischi, midollo, innervazione) tramite metodica di risonanza magnetica, generalmente non richiede l’utilizzo del mezzo di contrasto.
La risonanza magnetica colonna dorsale viene soprattutto utilizzata per studiare lesioni traumatiche (fratture) a carico dei corpi vertebrali al fine di verificare che non vi siano compressioni sul midollo spinale e al fine di eventuali terapie mediche e/o chirurgiche.
Lombosacrale
La risonanza magnetica lombo sacrale è l’importante strumento diagnostico che permette di visualizzare, in modo dettagliato, l’estremità terminale della colonna vertebrale (dal tratto lombare al coccige).
Attraverso la risonanza magnetica lombo sacrale, il radiologo è in grado di:
- formulare diagnosi di patologie, quali per esempio l’ernia del disco, la sciatica, i tumori spinali o le discopatie;
- risalire alle cause di un dolore persistente alla zona lombare della schiena;
- approfondire la gravità di malformazioni congenite della colonna vertebrale, come per esempio la spina bifida;
- ecc.
Spalla
La risonanza magnetica è considerata una metodica di diagnostica completa nella valutazione delle varie patologie del braccio e dell’articolazione della spalla perché è in grado di individuare lesioni a carico di tendini e muscoli o delle strutture scheletriche e fibrocartilaginee. Viene impiegata per individuare malformazioni, processi morbosi di natura vascolare, tumorale, traumatica o degenerativa.
ATM
La Risonanza Magnetica Dinamica Delle Atm è attualmente il metodo di ricerca migliore per lo studio dettagliato delle aree articolari come strutture ossee, muscoli e legamenti.
L’esame, integrato da sequenze dinamiche, parte dalla fase di intercuspidazione (rapporto di contatto tra i denti posteriori dell’arcata superiore e dell’arcata inferiore) e arriva a quella di massima apertura della bocca; è la tecnica più completa per la comprensione e lo studio delle articolazioni temporo-mandibolari, fornendo indicazioni sia morfo strutturali sui capi ossei articolari, sia sui menischi articolari.
Bacino
La risonanza magnetica del bacino è un esame non invasivo e non doloroso comunemente richiesto in ambito muscoloscheletrico.
Il bacino o pelvi è quella struttura osteo-articolare situata all’estremità del tronco e costituita dalle due ossa iliache ( che si articolano tra loro mediante la sinfisi pubica), l’osso sacro ( che si articola ai lati con le ossa iliache nell’articolazione sacroiliache) e dal coccige.
Le ossa iliache si articolano a sua volta con le teste femorali tramite l’articolazione coxo-femorale.
Anca
L’artro-risonanza magnetica è un esame diagnostico che consente, utilizzando un mezzo di contrasto iniettato in sede intra-articolare sotto guida radiologica, di evidenziare lesioni a carico di parti molli, tendini, muscoli, strutture scheletriche, legamenti ed elementi fibro-cartilaginei nell’articolazione dell’anca.
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